http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2019/01/03/incidente-per-cinghiali-su-a1-un-morto_ebffcd38-53b2-48ec-80d2-ef245a023c33.html
L’incidente mortale di questa notte nel Lodigiano, sull’autostrada A1, provocato dal passaggio di un branco di cinghiali, che ha causato la morte di una persona e il ferimento di numerose altre, compresi alcuni bambini, dimostra – se ce ne fosse ancora bisogno – che la situazione è semplicemente fuori controllo.
E questa volta non stiamo parlando di semplici, comunque inaccettabili, danni alle produzioni agricole: stiamo parlando di morti, accidenti!
Basta con il rimandare! Basta con i palliativi! Basta con finti piani di eradicazione (che di fatto sono complicate ed inapplicabili soluzioni burocratiche a problemi reali)! Basta con il tentativo di dare un colpo al cerchio (agricoltori e semplici cittadini) ed uno alla botte (animalisti ottusi e faziosi)! Basta con l’arrendevolezza delle istituzioni preposte! Basta con la mancanza di volontà nel voler mettere la parola fine al problema! E’ troppo comodo non assumersi responsabilità, non prendere decisioni che possono – nel breve e per alcuni – apparire impopolari: occorre avere il necessario coraggio e la doverosa lungimiranza per agire immediatamente e durevolmente.
Incidenti come questi si potrebbero facilmente evitare se venisse finalmente modificata la L. 157/92, e quindi fosse data la possibilità ai cacciatori formati di effettuare direttamente ed autonomamente (eventualmente sotto il coordinamento degli agenti provinciali) le attività di contenimento, oggi in capo solo agli operatori della polizia provinciale, ormai pochi e giustamente destinati ad altri scopi: oggi, anche il miglior piano di contenimento straordinario diventa del tutto inefficace stante l’esiguo numero di agenti disponibili.
Quanto successo è l’effetto del mancato controllo delle popolazioni di cinghiali che, nonostante gli appelli dei cacciatori e degli agricoltori, è stato sottovalutato. Se ne parla da tanto tempo, ma non sono state prese misure efficaci e concrete. La fauna selvatica è così arrivata anche dove non c’è mai stata e dove non dovrebbe essere. Ungulati e cervidi sono in aumento ovunque e sono responsabili di danni ingenti a persone, raccolti e strutture agricole.
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