Chi siamo

Ci siamo anche noi: l’ATC PR3 sbarca sul web!

Questo Blog nasce per iniziativa del Consiglio direttivo dell’A.T.C. PR3.

Seppure legati alle tradizioni ed alla nostra storia, anche se preferiamo una telefonata ad una e-mail, anche se apprezziamo di più una stretta di mano piuttosto che un sms, ci rendiamo conto che la tecnologia può essere utile per dare un miglior servizio ai nostri Associati, a ridurre le distanze, ad evitare spostamenti, a far fluire più rapidamente le informazioni.

Ecco perchè abbiamo deciso di aprire il nostro/vostro sito, un blog aperto, un luogo dove si potranno trovare notizie, scaricare modulistica, richiedere informazioni, e speriamo avviare interessanti dibattiti.

In bocca al lupo a tutti.

Il Presidente Mario Marini

Commenti

14 risposte a “Chi siamo”

  1. Avatar Nicola
    Nicola

    Ottimo blog, ben fatto, credo che sia il migior modo per quanto riguarda le notizie, scaricare i moduli e per informare persone che non risiedono nel territorio. Complimenti!!!

    1. Avatar Nicola
      Nicola

      La cartografia o cartina che evidenzia i vari divieti, oasi, zone di cattura, sarebbe utile nel sito per non incorrere in sanzioni.

      1. Avatar mariomarini

        vero.
        ma non ho ancora una repository dove mettere i ns file, in particolare roba pesante come cartografia.
        sarà una delle prossime cose da fare.
        saluti
        mm

      2. Avatar Nicola
        Nicola

        “Randagismo”?… una vera piaga, ma non solo, località Golese continuano a verificarsi avvistamenti di gente che con i loro cani da “passeggio” arrecano disturbo alla fauna selvatica nei comprensori di oasi o zone di ripopolamento, sanzioniamoli!!!
        Si sui sentieri ma coi cani al guinzaglio mi raccomando…..

  2. Avatar Laurent Spagnoli
    Laurent Spagnoli

    Da novizio cacciatore devo fare i complimenti per il sito; bello, utile e moderno.
    Da pennaiolo di adozione in pianura sono meravigliato dalla resa della gestione faunistica del territorio sia per la penna che per la lepre (ho partecipato ad un sabato di catture…fantastico).
    Da montanaro degli Appennini e selecontrollore devo dirVi occhio ai caprioli…la vostra bellissima pianura sembra l’Ungheria…si fà presto a riempirla!
    Complimenti, continuate così!

    1. Avatar mario marini

      hai centrato nel segno!
      proprio ieri sera, durante la valutazione della bozza di piano annuale di gestione, abbiamo a lungo discusso, insieme al tecnico faunistico, del sensibile e diffuso aumento di ungulati nei ns territori, in particolare lungo le aste fluviali.
      sarà una questione da affrontare seriamente, senza luoghi comuni o superficialità.
      e chissà che prima o poi non diventi una risorsa 😉
      a presto
      mm

  3. Avatar marco
    marco

    Complimenti Mario un’ innovazione necessaria. Sito molto chiaro ed utilissimo.

    1. Avatar mario marini

      grazie mille.
      uno sforzo utile a tutti.
      conto anche e sopratutto sull’aiuto di voi “giovani”… 😉
      a presto
      mm

  4. Avatar Gino

    L’esercizio della caccia appartiene alla cultura rurale e ambientale e come tale, è foriera di valori quali il rispetto per il territorio, la sua conoscenza compresi i suoi abitanti alcuni dei quali, poche specie per la verità sono oggetto dell’attività venatoria. Occorre quindi divulgare questi saperi, renderli comuni, ed interessare soprattutto i giovani affinché possano comprendere quanto lavoro comporta una corretta e proficua gestione ambientale che vede anche e soprattutto cacciatori in prima linea.

    1. Avatar mario marini

      Parole sante! ma la strada è dura ed i nemici sono tanti e ben nascosti…

  5. Avatar nicola radaelli

    Per la stagione venatoria che sta per iniziare la Federcaccia ha deciso di proseguire l’opera di sensibilizzazione intorno a quelli che considera due assoluti pilastri sui quali costruire la caccia di oggi e di domani:

    sicurezza e responsabilità.
    Sicurezza per se stessi e per gli altri, ma anche responsabilità del prelievo e coscienza del proprio ruolo.
    È dunque un invito a una ulteriore presa di coscienza del nostro essere cacciatori, al rispetto dei selvatici, dei carnieri e delle regole, scritte e non scritte che guidano il nostro comportamento.
    Responsabilità verso i cacciatori; responsabilità verso gli altri frequentatori di boschi e campagne; responsabilità verso l’ambiente.
    Perché la caccia, senza dimenticare le sue radici e i suoi valori profondi, si sappia mostrare rinnovata e affidabile, ma soprattutto sempre più necessaria e fondamentale custode della natura agli occhi di tutta la società.
    “un in bocca al lupo a tutti i soci”

  6. Avatar Gino Cattelani

    Non vi è dubbio alcuno che le regole e la sicurezza debbono essere conosciute e rispettate soprattutto, quando i diritti d alcuni cittadini possono sconfinare e deprimere i diritti di altri cittadini quindi, senza tralasciare questo presupposto fondativo dell’attività venatoria, occorre anche acquisire un ruolo attivo all’interno della società in generale, in quanto soggetti che occupano, con il loro lavoro, impegno e conoscenza, una parte importante nella gestione della fauna selvatica, dell’ambiente e dell’ecosistema, senza essere secondi a nessuno. E questo lo si deve affermare con il gusto orgoglio.

  7. Avatar marco r.
    marco r.

    In merito alla novità introdotta nel nuovo calendario venatorio sul divieto dell’uso
    dei pallini di piombo nelle zone umide fuori dalle Zps, è possibile sapere, in termini di limitazioni, quale impatto avrà sull’atc pr 3 l’applicazione della nuova normativa? se è stata fatta una mappatura delle zone interessate all’interno dell’atc?
    Leggendo l’art. 9.4 del calendario in certi punti sembra abbastanza generico, ad esempio quando parla di “acquitrini”, in certe zone del Po se ne possono formare ovunque.
    Quindi posta in questi termini, mi sembra molto limitativa e anche complicata da rispettare, se non utilizzando munizioni non tossiche in modo generalizzato, ma visto i costi…..

  8. Avatar Laurent Spagnoli
    Laurent Spagnoli

    Dopo il lavoro di censimento svolto nell’ATC a ruguardo della popolazione di caprioli e cinghiali non si e’ più saputo niente a riguardo dei dati e di che cosa ne sia stato fatto. Sarebbe interessante sapere se i tecnici faunistici hanno sviluppato un’idea in conseguenza ai numeri che sono stati presentati.

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